Il Mistero delle Stelle: Il Popolo Dogon e la Sua Connessione con Sirio

Home » Viaggiatori del cosmo  »  Il Mistero delle Stelle: Il Popolo Dogon e la Sua Connessione con Sirio
Il Mistero delle Stelle: Il Popolo Dogon e la Sua Connessione con Sirio
Il popolo Dogon del Mali, noto per la sua straordinaria conoscenza astronomica, ha affascinato il mondo con le sue antiche comprensioni astrali. La loro storia, esplorata nel dettaglio da Marcel Griaule e Germaine Dieterlen negli anni '30, svela una connessione intrigante con Sirio, la stella più luminosa del cielo notturno.

Il misterioso popolo Dogon, originario della regione del Mali in Africa occidentale, ha affascinato il mondo con la sua incredibile conoscenza astronomica, sfidando le spiegazioni convenzionali. In questo articolo, esploreremo la storia straordinaria dei Dogon, concentrando l'attenzione su come essi hanno acquisito comprensioni astrali avanzate, nonostante la mancanza di risorse tecnologiche. Approfondiremo anche la connessione intrigante tra il popolo Dogon e Sirio, la stella più luminosa nel nostro cielo notturno.

I Dogon sono una comunità etnica che risiede principalmente sulle scogliere della regione di Bandiagara, nel Mali centrale. La loro storia risale a migliaia di anni fa e la loro cultura è ricca di tradizioni, riti e miti che si intrecciano con il cosmo. Ciò che rende i Dogon straordinari è la loro dettagliata conoscenza astronomica, una sapienza che sembra risalire a tempi antichi e che precede le influenze culturali più recenti. Le avanzate conoscenze astronomiche dei Dogon furono inizialmente scoperte da Marcel Griaule e Germaine Dieterlen durante la loro spedizione in Mali negli anni '30. Griaule e Dieterlen vissero tra i Dogon per diversi anni, studiando la loro cultura, le credenze e le pratiche. Durante le interviste e le conversazioni con i Dogon, Griaule e Dieterlen furono sorpresi dalla precisione e dalla dettagliata comprensione astrale del popolo. Le scoperte di Griaule e Dieterlen furono inizialmente pubblicate in diverse opere, tra cui "Le Renard Pâle" (La Volpe Pallida) e "Dieu d'Eau" (Dio dell'Acqua), contribuendo a diffondere l'interesse per le conoscenze astronomiche dei Dogon.

Sirio, la stella più luminosa nel nostro cielo notturno, riveste un ruolo centrale nella mitologia e nella cultura di molti antichi popoli. Tra gli Egizi Sirio, conosciuta come Sothis, era associata alla dea Iside e al dio Osiride. Alcune tribù dei nativi americani, come i Navajo e i Hopi, attribuivano grande importanza a Sirio nei loro miti e pratiche cerimoniali: Sirio poteva essere associata a guarigioni, saggezza e connessione con il mondo spirituale. Altri popoli africani avevano mitologie legate a Sirio, ad esempio tra i Bambara, Sirio è stata collegata a divinità e miti sulla creazione del mondo. La posizione e il movimento di Sirio erano spesso utilizzati per stabilire calendari agricoli. La sua comparsa al tramonto o all'alba, o la sua posizione rispetto ad altre stelle, poteva essere utilizzata per segnare il tempo in molte culture. I Dogon, tuttavia, sembrano avere una connessione più profonda con questa stella. La denominazione "i dogon, popolo delle stelle" riflette questa singolare associazione.

Ciò che ha sconvolto gli studiosi è la menzione specifica dei Dogon di una compagna invisibile di Sirio, chiamata Sirio B, molto prima che gli astronomi moderni riuscissero a confermare la sua esistenza. Sirio B è una nana bianca, una stella estremamente densa e difficile da individuare. Prima della conferma visiva, gli astronomi avevano intuito l'esistenza di Sirio B a causa di piccole oscillazioni osservate nella posizione di Sirio, che suggerivano l'influenza gravitazionale di un corpo celeste vicino. La sua esistenza è stata confermata dalla scienza solo nel 1862, quando l'astronomo americano Alvan Graham Clark, utilizzando un telescopio da 18,5 pollici presso l'Osservatorio di Cambridge, riuscì a osservarla per la prima volta. Eppure i Dogon sembravano conoscerla molto tempo prima. La domanda non può che sorgere spontanea: come un popolo senza l'accesso a strumenti astronomici avanzati poteva conoscere dettagli così precisi sul sistema stellare di Sirio? Secondo la tradizione orale dei Dogon, la loro conoscenza astronomica è derivata in maniera diretta da antichi insegnamenti ricevuti da esseri provenienti da Sirio, conosciuti come Nommo. Questi esseri, descritti come creature anfibie, sarebbero sbarcate sulla Terra portando conoscenze astronomiche avanzate e insegnamenti spirituali.

Naturalmente, numerose sono anche le critiche rivolte a quanto appena descritto. Alcuni critici suggeriscono che le informazioni fornite dai Dogon possano essere state interpretate selettivamente dagli studiosi, in modo da farle sembrare corrispondere alle conoscenze astronomiche moderne. Sostengono che potrebbe esserci un rischio di sovrapposizione e interpretazione forzata. Alcuni studiosi mettono in dubbio la purezza delle informazioni raccolte, sostenendo che la presenza di missionari e antropologi europei nella regione potrebbe aver influenzato le narrazioni dei Dogon. Argomentano che potrebbe esserci stata una contaminazione culturale precedente alle spedizioni di Griaule e Dieterlen che avrebbe portato a una sovrapposizione di concetti. Inoltre alcune delle informazioni potrebbero essere state fraintese o tradotte in modo inaccurato, la lingua e la cultura dei Dogon possono presentare difficoltà nella corretta interpretazione delle informazioni astronomiche, il che potrebbe portare a pensare che il loro incontro coi Nommo sia da interpretare in chiave metaforica. Di fatto non esistono prove concrete e scritte che documentino le conoscenze astronomiche dei Dogon prima del contatto con gli studiosi europei, questa mancanza di documentazione scritta precedente può sollevare dubbi sulla longevità e l'autenticità di tali conoscenze. È comunque importante notare che, nonostante queste critiche, la discussione sull'accuratezza e l'origine delle conoscenze astronomiche dei Dogon è ancora in corso. Alcuni studiosi sostengono che le critiche non invalidano completamente le affermazioni dei Dogon e che la comprensione di tali questioni richiede un approccio equilibrato e attento all'interpretazione delle testimonianze culturali. Ovviamente più il tempo trascorre, più famosa diventa la storia di questo popolo e più difficile sarà il lavoro di chi si cimenterà nel già arduo compito di scindere la vicenda autentica da tutte le supposizioni e contaminazioni successive.

Il popolo Dogon continua quindi a suscitare interesse e domande senza risposta sulla portata della loro conoscenza astronomica e in particolar modo sul contatto avuto da questo popolo con viaggiatori dello spazio. La loro connessione con Sirio e la menzione precoce di Sirio B aggiungono un elemento di mistero che continua a stimolare la curiosità di studiosi e appassionati di tutto il mondo. Il legame tra i Dogon e le stelle è un richiamo simbolico molto forte alla nostra profonda connessione con l'universo, una lezione di saggezza senza tempo proveniente dalle scogliere del Mali. I Dogon, il popolo delle stelle, ci invitano in ogni caso a riflettere sulla vastità e la bellezza dell'universo, dimostrando che la saggezza può fiorire anche senza l'ausilio della tecnologia. La loro storia è un affascinante capitolo nella narrazione della nostra connessione con il cosmo, un invito a esplorare le meraviglie del cielo notturno con occhi colmi di meraviglia e mente aperta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *